Dibattito IPO – Commissione didattica Società Filosofica Italiana

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Società Filosofica Italiana

A seguito della lettura dell' IPO_ essay_ guide e dei documenti relativi al Debate IPO (maggio 2017), la Commissione didattica esprime le seguenti considerazioni:
1. Considerazione generale: le questioni squisitamente tecniche, rappresentate nei vari interventi del Debate in ordine alla costruzione delle tracce e alle procedure della valutazione, discendono da una
questione fondamentale che riguarda l'orizzonte di senso delle Olimpiadi di filosofia: concorrere alla formazione dei giovani del tempo presente;
2. Potenziale formativo dell'esperienza IPO nell'ambito del curricolo di filosofia: particolare attenzione, dunque, la Commissione didattica rivolge al potenziale formativo dell'esperienza IPO,
sostenendo che:
> essa deve integrarsi con la didattica ordinaria, sostenerla e potenziarne l'efficacia attraverso la sperimentazione di nuove forme di didattica della filosofia volte allo sviluppo,
negli studenti, delle competenze legate alla scrittura filosofica (problematizzazione, contestualizzazione storica, attualizzazione, argomentazione) e al loro concorrere alla formazione delle competenze per la vita;
> l'aspetto competitivo, presente nella varie fasi di gara, dunque, non è il motore dell'esperienza IPO, ma un rinforzo motivazionale per studenti e docenti, anche a seguito e per effetto della presa d'atto del grande numero di giovani, provenienti da paesi diversi, che si occupano di questioni;
> la competizione che vede i partecipanti alle i fasi nazionale ed internazionale impegnati a raggiungere i primi posti, dunque, è da considerare un aspetto -non l'unico- del'intero
percorso IPO e conseguente al vasto movimento didattico che, sotto la guida delle sezioni locali della SFI, si realizza nelle attività d'aula rivolte all'intero gruppo classe;
> di qui la necessità di utilizzare nella didattica ordinaria tutta la vasta gamma di metodi atti a promuovere negli studenti la consapevolezza di avere qualcosa da dire in ordine ad un
problema filosofico personalmente avvertito come tale; di sapere come dirlo; di saperne comparare la tesi sottesa, sempre e comunque sullo sfondo di una costante attenzione alla
capacità argomentativa. Imprescindibile a questo proposito risulta la formazione permanente e mirata dei docenti di filosofia (aspetto fondamentale delle attività SFI);
> il lungo lavoro svolto in classe per consentire la partecipazione alle Olimpiadi di Filosofia non esclude, anzi può prevedere come suo completamento, una formazione mirata per gli studenti che accedono alla fase; 
> va dunque superato e positivamente rivisto lo schema automatico per la redazione dei saggi filosofici (proposto dalla guida How To Write a Philosophy Essay sulla base delle molteplici guide tratte dai siti inglesi) dell'esperienza IPO, affinché esso possa pienamente soddisfare l'intenzionalità educativa (formazione della persona ) e didattica (promozione della comprensione filosofica e filologica dei testi; sviluppo delle capacità argomentative e critiche);
> al contrario, è opportuno che nel preparare gli studenti alle Olimpiadi di filosofia si tenga presente che non esiste un solo stile di scrittura filosofica e che non lo si apprende per schemi didattici, ma con il contatto diretto e partecipato con i grandi testi della tradizione filosofica (trattati, aforismi, dialoghi, narrazioni, ecc.).
3. Struttura delle tracce: anche nell'edizione 2017, come in passato, è prevalsa la linea di limitare la traccia alla sola citazione. Si ribadisce qui che tale scelta non facilita né chi deve scrivere di filosofia, né i valutatori, la cui soggettività e discrezionalità personale rischiano di aumentare notevolmente.
La proposta, invece, è di costruire, attraverso consegne precise, una situazione problematica di cui la citazione sia parte integrante e alla quale lo studente sia chiamato ad argomentare, dando risposte pertinenti, attraverso l'individuazione delle questioni e degli ambiti filosofici connessi alla citazione, la discussione della tesi sottesa, la comparazione con le risposte formulate nella storia del pensiero, la discussione critica e la definizione della propria posizione.
4. Valutazione degli elaborati: un contributo decisivo alla questione della valutazione affrontata nel dibattito internazionale IPO potrebbe venire dalla riflessione sul sistema valoriale (che cosa ha valore all'interno di uno scritto filosofico? Che cosa gli conferisce rilevanza filosofica?) e sul sistema degli indicatori, dei loro livelli e del loro peso (come i valori individuati e condivisi si offrono alla percezione? Dunque, quali sono i loro indicatori? Ed ancora: a quale livello di competenza si presentano gli indicatori nell'elaborato? E qual è il peso che ognuno di loro assume nel tutto?). La scheda di valutazione (all.1), espressa dalla Commissione didattica SFI, è un tentativo di dare esito concreto alla riflessione complessiva sulla valutazione e, dunque, potrebbe essere proposta come oggetto di discussione anche a livello internazionale.
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IPO Debate – Società Filosofica Italiana (SFI) Educational Committee
Following the reading of the IPO Essay Guide and of the documents related to the IPO Debate (May 2017), the Educational Committee of the Società Filosofica Italiana (SFI) offers the following reflections:
1. General remarks: the strictly technical questions regarding the choice of essay topics and the evaluation criteria that have been raised during the IPO debate may be traced back to an essential point concerning the meaning and purpose of the IPO Contest, i.e. to contribute to the education of young people in the present-day;
2. The educational potential of the IPO experience within the context of the Philosophy curriculum: the SFI Educational Committee wishes to highlight the educational potential of the IPO experience, noting the following points:
> this experience must be integrated with ordinary teaching experiences, in such a way as to support them and make them more effective through the testing of new ways of teaching philosophy, designed to foster those skills related to philosophical writing (i.e. the ability to problematize, to examine matters in their historical context, to relate things to the present, and to develop an argument) and to the acquisition of life skills;
> the competitive aspect that marks the various stages of the IPO experience, therefore, is not the real driving force behind it, but rather a way of further motivating students and teachers, not least in view of the large number of young people in different countries who choose to focus on philosophical issues;
> the competition, in which participants vie for first place at a national or international level, is only one aspect of the IPO project and a consequence of the vast educational movement which, under the guidance of local sections of the SFI, finds fulfilment in teaching activities engaging the whole class;
> hence the need to adopt in everyday teaching a vast range of methods to make students aware that they might have something to say with regard to what they personally regard as a philosophical problem; that they are capable of formulating this problem; that they know how to evaluate the implicit thesis behind that philosophical problem, always against the background of a constant attention to argumentative skills. What appears crucial here is the training of full-time philosophy teachers (a key element in SFI activities);
> the extensive work carried out in the classroom in order to enable students to take part in the IPO contest does not rule out – and indeed may find completion in – the specific training off those students who have reached the international stage;
> consequently, the automatic framework for the drafting of philosophical essays (suggested in the guidebook How To Write a Philosophy Essay on the basis of various guidelines drawn from English-language sites) must be superseded and positively revised to produce an updated guide that will fully meet all goals in terms of personal education as well as teaching methodology (to promote a philosophical and philological understanding of texts; to develop argumentative and critical abilities);
> conversely, in preparing students for the IPO contest, it is important to bear in mind that there are various ways of writing philosophy and that these cannot be learned from textbooks, but only by direct contact and engagement with the great texts of the philosophical tradition (treatises, aphorisms, dialogues, narratives, etc.).
3. Structure of the essay assignment: as in the past, in the 2017 edition the question was limited to a single quote from a text. It is worth stressing that this does not make things any easier for the candidates or the examiners, as the choice of quotes risks being a very subjective matter. We propose instead to provide detailed assignments presenting a problematic situation and also including a quotation. The students would then be required to develop an argument and to produce relevant answers by identifying questions and philosophical fields related to the quotation, discussing the thesis implied, comparing it to other theses in the history of philosophy, developing a critical discussion, and laying out their own philosophical position on the matter.
4. Evaluation of the essays: one crucial contribution to the question of evaluation that has been discussed as part of the international IPO debate might come from a reflection about systems of value (What is of value in a given philosophical text? What is it that makes it philosophically relevant?), and about the system of indicators, their levels and weight (How are the detected and shared values perceived? What, then, are the indicators for them? What is the degree of competence shown by the indicators in the paper? What weight do the indicators acquire within the overall picture?). The assessment report provided by the SFI Educational Committee constitutes an attempt to translate into practice the general considerations that have been advanced concerning the evaluation process. As such, it might be worth discussing this report even at an international level.

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