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Comunicazione Filosofica n. 7

 

Società Filosofica Italiana

Proposta per l’insegnamento filosofico nel Biennio e nel Triennio della Scuola Secondaria

Premessa

La Società Filosofica Italiana ritiene di dovere esprimere una valutazione positiva in merito alla proposta, contenuta nel "Documento sui saperi essenziali" e recentemente ripresa dal Ministro Berlinguer, sull'insegnamento della filosofia negli ultimi due anni della scuola dell'obbligo ed è impegnata da anni a favore dell'estensione dell'insegnamento filosofico in tutti i Trienni della Scuola Secondaria. Ritiene, tuttavia, di dovere sottolineare in via preliminare due aspetti:

-         condizione irrinunciabile è che sia posta la massima cura nella formazione dei professori che insegneranno in queste scuole, anche attraverso iniziative formative specificamente studiate ad hoc;

-         altrettanto indispensabile è che su temi così nuovi, e così poco diffusi anche in altri paesi, vi sia un forte impegno nella ricerca, in stretta connessione con le iniziative di formazione dei professori prima descritte.

In entrambi questi settori, di formazione e di ricerca, la Società Filosofica Italiana ritiene di potere dare un utile e concreto contributo e si impegna a farlo nelle forme che potranno essere concordate con il Ministero della Pubblica Istruzione nel quadro del vigente Protocollo d'Intesa.

La SFI ritiene che il buon successo dell'inserimento della filosofia nel Biennio e nel Triennio di tutti i Licei possa dipendere, in misura essenziale, dall’impegno nei due settori indicati.

 

Insegnamento filosofico nel Biennio terminale della scuola dell'obbligo

La Società Filosofica Italiana ritiene che l'insegnamento filosofico nel Biennio terminale della scuola dell'obbligo debba avere le seguenti caratteristiche strutturali.

-         Modularità: avendo di mira le finalità stabilite a livello centrale, l'insegnamento filosofico deve essere concepito per moduli sulla base di un progetto organico definito unitariamente dai professori di filosofia di ciascun istituto nel quadro complessivo del Piano dell'Offerta Formativa; i moduli devono essere sufficientemente ampi, e distribuiti nei due anni, in modo da potere concretamente perseguire le finalità dell'insegnamento filosofico in tempi che consentano la riflessione, il recupero e la sedimentazione delle esperienze filosofiche svolte.

-         Specificità disciplinare, pluralismo e flessibilità: poiché si tratta di un insegnamento filosofico di tipo propedeutico, mirante alla formazione della persona nella sua pienezza e quindi del cittadino, si tratta di raggiungere per questa via un obiettivo formativo generale, e non specificamente disciplinare; tuttavia lo specifico disciplinare deve essere certamente salvaguardato, nelle forme e nei modi che la ricerca didattica indicherà, proprio nella convinzione che la filosofia in quanto tale, presentata nelle opportune forme, abbia in sé risorse utili alla formazione di base; la massima flessibilità nelle forme didattiche e nei contenuti stessi dell'insegnamento filosofico deve quindi coniugarsi con il rigore della proposta filosofica, che sia fedele alla tradizione italiana di un insegnamento filosofico caratterizzato dal pluralismo delle posizioni.

-         Attenzione alla tradizione filosofica: sia pur a livello propedeutico, la filosofia va presentata nella sua unità, e non per segmenti eccessivamente specializzati, e va posta particolare attenzione ai metodi della prassi filosofica, sia mediante le forme dell'oralità (dibattito, esame delle argomentazioni, ricerca in comune, e così via) sia mediante le forme della scrittura (riflessione, analisi, e così via) e del linguaggio delle immagini; la filosofia va quindi presentata sia attraverso il ricorso a testi di interesse filosofico selezionati all'interno del progetto organico definito dai professori della scuola, sia attraverso le pratiche del lavoro orale di riflessione e di ricerca; dunque sia filosofia come esami di temi e problemi, sia filosofia come metodo di esercizio della razionalità, in accordo con la pienezza delle facoltà della persona.

-         A questo proposito va sottolineato che, come è ovvio, l'insegnamento filosofico deve essere affidato a professori abilitati in filosofia, in possesso di competenze idonee.

-         Filosofia e media: tutte le forme della comunicazione filosofica devono poter essere utilizzate, anche quelle che utilizzano diversi media, in modo che tutte le potenzialità degli studenti siano poste in valore sia attraverso il lavoro collettivo che individuale; la concezione tradizionale della scuola come luogo di apprendimento individuale, all'interno di una collettività, caratterizzato da forti momenti di astrazione va quindi contemperata con le esigenze, tipicamente filosofiche, dell'apprendimento mediante il pensiero concreto in un lavoro tipicamente collettivo caratterizzato da forti momenti di interattività, anche attraverso la produzione non individuale di testi che utilizzano una pluralità di media, rispettosi quindi della pluralità dei linguaggi e degli stili cognitivi; la multimedialità in particolare può essere utilizzata anche come strumento per favorire il ritorno all’abitudine alla lettura, al confronto personale con il testo scritto.

-         Attenzione a tutte le forme di esperienza filosofica: i temi indicati nel documento sui "Saperi essenziali" - le questioni di senso e di valore, le questioni di verità – e gli altri temi che gli Istituti individueranno nella loro autonomia, vanno quindi trattati in senso specificamente filosofico e non genericamente culturale, mediante il possibile ricorso a tutti gli strumenti (nessuno escluso) di contenuto e di metodo che la tradizione filosofica mette a disposizione degli insegnanti; vanno pienamente rispettate, come è ovvio, le caratteristiche proprie dell'età degli studenti dell'ultima fascia della scuola dell'obbligo e dunque vanno privilegiate quelle vie verso l'astrazione e l'acquisizione di valori e capacità di relazione agli altri e alla realtà tutta che passino attraverso la concretezza dell'esperienza, cui i filosofi nelle loro opere e nella pratica del loro lavoro ricorrono peraltro continuamente.

-         Tradizione classica e contemporaneità: accettando il principio espresso nel "Documento sui saperi essenziali" che la tradizione classica costituisca "un insostituibile patrimonio per il nostro paese" e accettando allo stesso tempo il principio più volte richiamato nello stesso documento della attualità e contemporaneità del sapere,  l'insegnamento filosofico andrà proposto richiamando la grande tradizione classica in un'ottica legata alla cultura del nostro tempo, secondo la circolarità presente/passato/presente.

-         Insegnamento per temi e problemi in stretta connessione con i contenuti studiati nelle altre discipline: la selezione dei temi e dei problemi proposti come contenuti dei moduli deve essere fatta in stretta connessione con i contenuti studiati nelle altre discipline, in modo che la filosofia sia presentata nel suo legame chiaro e non equivoco con i problemi reali della vita e della realtà e come metodo - secondo le finalità indicate nel "Documento sui saperi essenziali", per "l’assimilazione e lo sviluppo della capacità di comprendere, costruire, criticare argomentazioni e discorsi, per dare significato alle proprie esperienze e anche difendersi da messaggi talvolta truccati in termini di verità e di valore".

 

Insegnamento filosofico nel Triennio terminale della scuola secondaria

L'insegnamento nel Triennio va concepito in stretta relazione al Biennio e come approfondimento tematico e metodologico. I princìpi rimangono quindi gli stessi - compresa la modularità, la flessibilità, la progettazione a livello di Istituto e il taglio multimediale - ma vanno ricalibrati sull'età in risposta a esigenze che nella tarda adolescenza si orientano verso domande nuove. Andrà quindi approfondita rispetto al Biennio l’intera gamma dei temi filosofici, presentate in modo da legarsi alle domande tipiche dell'adolescenza secondo le modalità che la ricerca didattica continuamente studia, e le questioni connesse al curricolo generale degli allievi, in quell'ottica unitaria che non frammenta i problemi della filosofia ma li vede nella loro unità. I moduli andranno quindi concepiti come componenti di un mosaico organico con l'insieme dell'Offerta Formativa a livello di Istituto. Le modalità di presentazione delle tematiche filosofiche potranno essere sia di natura storica sia di natura problematica e tematica (ferma restando la collocazione storica delle questioni), in connessione con le diverse tipologie di Istituti e le scelte organiche del Piano dell'Offerta Formativa nel suo complesso.

Vi sono due esigenze che devono essere entrambe tenute in valore:

-         la necessità che la filosofia sia presentata nel rigore della sua tradizione, e che quindi i contenuti (qualunque sia la forma in cui coerentemente con il Piano i professori scelgano di presentarla) siano studiati ovunque sia possibile attraverso la tradizione sedimentata nei testi filosofici o nei testi di interesse filosofico adeguati all'età;

-         la necessità che lo studio della filosofia diventi acquisizione matura e consapevole, diventi un abito critico e problematico che permetta un migliore equilibrio della persona; la filosofia come metodo va quindi opportunamente valorizzata.

 

Considerazione conclusiva

La Società Filosofica Italiana ritiene che sia cosa opportuna che a livello centrale siano fissate poche e chiare finalità per il Biennio e per il Triennio e siano definiti pochi e precisi indirizzi sui contenuti, insieme a precise condizioni vincolanti. Ritiene poi che, parallelamente, sia cosa opportuna offrire una pluralità molto ampia di esemplificazioni non vincolanti sui programmi (anche con la flessibilità consentita dal sito Internet del MPI), da arricchire mediante il costante monitoraggio delle migliori esperienze, favorendo anche la circolazione dei materiali; ritiene invece che le scelte didattiche debbano essere responsabilità degli insegnanti, garantendo su questo piena autonomia agli Istituti perché si  orientino in coerenza con gli insegnamenti della ricerca didattica nel quadro organico del loro Piano dell'Offerta formativa.

 

Proposta di Programma per il Biennio della Scuola Secondaria

 

Finalità

L’insegnamento filosofico nel Biennio della Scuola Secondaria, nella pluralità dei linguaggi e dei metodi, deve favorire l’acquisizione di strumenti razionali di comprensione della realtà e di orientamento in essa.

 

Condizioni vincolanti

L’insegnamento filosofico nel Biennio deve rispettare le seguenti condizioni vincolanti:

-         la filosofia è rivolta a tutti e deve perseguire la crescita culturale e umana di tutti secondo la finalità indicata; quindi i temi trattati, avendo di mira l’acquisizione di strumenti razionali nella pluralità dei linguaggi e dei metodi, devono essere presentati in coerenza con le potenzialità degli studenti che concretamente possono essere messe in valore attraverso tutte le possibili forme di lavoro filosofico, nessuna esclusa, che la pratica professionale e la ricerca didattica suggeriscono come efficaci;

-         poiché il fine è l’acquisizione di strumenti razionali di comprensione della realtà e di orientamento in essa, la filosofia va sempre presentata nella pluralità delle posizioni in dialogo tra loro; va a tal fine sottolineata la centralità del dialogo come strumento della filosofia;

-         la selezione dei temi e dei metodi è responsabilità dell’insegnante, ma deve essere organicamente inserita nella programmazione complessiva della classe, e l’attività didattica deve essere svolta in stretta relazione con le altre discipline, nel quadro delle indicazioni che ciascun Istituto si dà per l’insegnamento filosofico nel contesto del suo Piano dell’Offerta Formativa;

-         la forma di espressione del lavoro filosofico, su cui si esercita la valutazione,  deve prevedere sia momenti orali individuali e collettivi, sia scritti o scritto-grafici o multimediali.

 

Contenuti

Nel corso dei due anni devono essere trattati almeno quattro moduli su tematiche filosofiche, di cui almeno uno su temi etici e uno su temi logico-linguistici. La progettazione dei moduli deve comprendere il ricorso a una pluralità di posizioni e fare riferimento a differenti momenti della filosofia nella sua storia ed a differenti ambiti culturali. L’unità del percorso modulare nei due anni deve essere garantita ferma restando la pluralità degli ambiti tematici trattati, in modo che l’acquisto organico e unitario di strumenti razionali nella pluralità delle loro forme possa essere messo concretamente alla prova dagli studenti in ambiti diversi.

 

Nota: La SFI può predisporre per il MPI una lista (anche molto ampia) di moduli, brevemente descritti, come esemplificazioni per i professori, nel quadro di una ricerca continua in sede didattica.

 

Proposta di Programma per il Triennio della Scuola Secondaria

 

Finalità

L’insegnamento filosofico nel Triennio della Scuola Secondaria ha di mira

-         la padronanza di una pluralità di linguaggi caratterizzati da razionalità, nella diverse accezioni con cui questo termine è utilizzato in filosofia;

-         la capacità di definire problemi con rigore e di elaborare strategie per il loro esame;

-         la conoscenza almeno delle fondamentali posizioni filosofiche in relazione alla pluralità dei problemi trattati dalla filosofia.

 

Condizioni vincolanti

L’insegnamento filosofico nel Triennio terminale del percorso scolastico deve rispettare le seguenti condizioni vincolanti:

-         la filosofia è rivolta a tutti e deve perseguire la crescita cultuale e umana di tutti secondo le finalità indicate; quindi i temi trattati, avendo di mira l’acquisizione di strumenti razionali nella pluralità dei linguaggi e dei metodi, devono essere presentati in coerenza con le potenzialità degli studenti che concretamente possono essere messe in valore attraverso tutte le possibili forme di lavoro filosofico, nessuna esclusa, che la pratica professionale e la ricerca didattica suggeriscono come efficaci;

-         la filosofia va sempre presentata nella pluralità delle posizioni, storicamente definite e in dialogo tra loro;

-         la selezione dei temi e dei metodi è responsabilità dell’insegnante, ma deve essere organicamente inserita nella programmazione complessiva della classe, e l’attività didattica deve essere svolta in stretta relazione con le altre discipline, nel quadro delle indicazioni che ciascun Istituto si dà per l’insegnamento filosofico nel contesto del suo Piano dell’Offerta Formativa;

-         la scelta della forma con cui è presentata la filosofia è responsabilità dell’insegnante, in accordo con il consiglio di classe nel quadro del Piano dell’Offerta Formativa; tuttavia qualunque sia la forma prescelta devono essere presentati tutti i fondamentali problemi filosofici, visti nella loro unità, attraverso l’esame di una ampia pluralità di posizioni, e i più importanti metodi di ricerca e di comunicazione utilizzati in filosofia;

-         la forma di espressione del lavoro filosofico, su cui si esercita la valutazione,  deve prevedere sia momenti orali individuali e collettivi, sia scritti o scritto-grafici o multimediali.

 

Contenuti comuni a tutte le aree della scuola secondaria

L'insegnamento va presentato contemperando con gradazioni diverse l'esigenza della contestualizzazione storica e l'esigenza dell'approccio problematico. In questo quadro i principali momenti della storia della filosofia, le scuole e almeno i filosofi più rappresentativi di ogni età, potranno essere studiati anche mediante percorsi tematici storicamente definiti, o una molteplicità di temi e problemi la cui selezione deve avvenire in modo che tutti gli ambiti in cui si è mossa la tradizione filosofica  siano rappresentati.

Nello studio della filosofia deve avere una parte rilevante il ricorso diretto ai testi filosofici e di interesse filosofico in forma antologica o, dove possibile, integrale.

 

Indicazioni specifiche per le singole aree della scuola secondaria

I contenuti comuni a tutte le aree, e quindi la trattazione generale della filosofia come insieme unitario di problemi e di metodi, andranno trattati per ciascuna area con particolare attenzione alle seguenti tematiche:

a)      area classico-umanistica: in coerenza con le caratteristiche dell’area classico-umanistica, la selezione del percorso storico e dei temi e problemi deve avvenire con particolare attenzione al mondo classico e alla circolarità presente/passato/presente; devono  pertanto essere trattati alcuni autori e scuole fondamentali, quali ad esempio: Platone, Aristotele, l’Epicureismo, lo Stoicismo, Agostino, Tommaso d'Aquino per il mondo classico e medioevale; Cartesio, Spinoza, l'empirismo, l’Illuminismo e Kant per il mondo moderno; le principali correnti filosofiche dell'Ottocento e del Novecento, di aree culturali e geografiche diverse;

b)      area scientifica: in coerenza con le caratteristiche dell’area scientifica, la selezione del percorso storico e dei temi e problemi deve comprendere la filosofia della scienza e la riflessione filosofica sull’uomo e sulla società in rapporto alla scienza, con particolare riferimento all’epistemologia del Novecento; dovranno inoltre essere approfondite le tematiche relative alla conoscenza umana, anche nei suoi aspetti logico-linguistici; la filosofia va poi presentata come riflessione critica sull’uomo e sulla società, anche in rapporto all’importanza per la società contemporanea della scienza e della tecnica, ponendo attenzione anche al rapporto tra etica, scienza, tecnica e arti;

c)      area tecnica e tecnologica: in coerenza con le caratteristiche dell’area tecnica e tecnologica, la selezione del percorso storico e dei temi e problemi deve comprendere la riflessione filosofica sull’etica, sulla scienza e sulla tecnica, ed in specifico la riflessione sulle conseguenze per l’uomo e per la società dei modelli economici, sociali, produttivi, nonché degli attuali modelli di comunicazione; andranno poi approfondite le tematiche estetiche, anche in relazione alla produzione tecnologica e alla multimedialità;

d)      area artistica e musicale: in coerenza con le caratteristiche dell’area artistica e musicale, la selezione del percorso storico e dei temi e problemi deve comprendere in modo ampio la riflessione estetica in tutte le sue dimensioni, anche sociali;  devono inoltre essere sottolineati gli aspetti della filosofia come riflessione critica sulla società, sull’uomo, sui suoi linguaggi nella loro pluralità, nonché il contributo che essa può dare allo sviluppo della creatività nel mondo delle arti e della tecnica (comprese le nuove dimensioni della multimedialità, del cinema, e così via).

Proposta CD2