ESEMPIO

CONOSCENZA

Storiella Empirista

Mi trovavo a passeggiare nel parco sotto casa in una calda giornata di primavera, assorto nei miei pensieri. D'improvviso mi fermai e restai immobile di fronte ad un enorme albero che si ergeva maestoso davanti ai miei occhi. Era alto e rugoso; lo ammiravo in tutta la sua grandezza; chiusi gli occhi e rimasi a lungo in silenzio ad ascoltare il fruscio leggero e tenue delle sue foglie; percepivo anche il dolce e lieve profumo dei fiori che vedevo lì sulla estremità dei rami. Incuriosito, mi avvicinai ancora di più e, allungando la mano, toccai il suo tronco nodoso. I sensi mi stavano trasmettendo ciò che esso era e così lo stavo conoscendo nelle sue mille sfaccettature. Ecco dunque davanti a me, una percezione così forte da non poter dubitare non solo della esistenza dell’oggetto, ma anche della conoscenza che mi derivava dalla trasmissione di qualità insite in quello. Rimasi li a lungo, incantato; verso sera decisi di tornare a casa. Salendo le scale ripensai a quel bellissimo albero, e anche se la mia non era più una percezione forte, lo ricordavo in tutta la sua fisicità e maestosità. Entrato in casa rimasi ad osservare un antico mobile in legno, lì fermo da chissà quanti anni. Mi avvicinai, lo guardai, lo osservai in tutte le sue particolarità e subito mi ricordai dell'albero. Cominciai a pensare a come era stato costruito e quanto dovevano aver lavorato gli artigiani per trasformarlo da albero a oggetto d’uso.