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Comunicazione Filosofica n. 9 - dicembre 2001

 

Verbale della riunione della Commissione Didattica della Società Filosofica Italiana

Roma, sede S.F.I. 5 novembre 2001

 

Il giorno 5 novembre 2001, presso la sede della Società filosofica, sita in via Carlo Fea, Roma, si è svolta la riunione della Commissione Didattica SFI. Presenti: il prof. Luciano Malusa, Presidente Sfi, l'ispettrice Anna Sgherri Costantini, il prof. Emidio Spinelli, segretario SFI e i membri della commissione, professori A.M. Bianchi, A. Franco Repellini, F. Manara, G. Morselli, C.Tatasciore, B.Ventura.

In apertura di seduta, il Presidente, prof. Luciano Malusa, dopo aver porto a tutti il benvenuto, illustra le ragioni dell'incontro: molti sono i compiti che la Commissione didattica dovrà assumersi ed è, dunque, opportuno concordare le linee programmatiche, in ordine a contenuti e tempi di svolgimento.

Dà quindi lettura del documento inviato dal professore Mario De Pasquale, assente per motivi di salute. Da tale documento si evincono i fondamentali nuclei di discussione:

La riflessione della commissione didattica intorno ai necessari mutamenti nel campo dell'insegnamento della filosofia in una scuola riformata;

Il confronto coordinato tra tutti i soggetti che operano nel campo dell'insegnamento della filosofia, con particolare attenzione ai paesi europei, con i quali si sono già instaurati rapporti di scambio e collaborazione;

Monitoraggio delle attività delle Scuole di specializzazione all'insegnamento secondario, attive presso le Università;

La gestione delle pubblicazioni periodiche relative agli aspetti didattici della filosofia (Bollettino, Comunicazione filosofica)

In ordine al punto 1., dalla discussione emergono le seguenti considerazioni:

non è prevedibile al momento attuale quale sarà il futuro dell'insegnamento della filosofia nella scuola italiana; da quanto emerge dalla comunicazione del prof. Berti che il prof. Malusa notifica ai membri della C.D., l'insegnamento della filosofia sarà presente tra i saperi essenziali, ma non è ancora chiaro in quale forma, in quali segmenti della vita scolastica e a quale docente verrà affidato;

conseguentemente risulta di estrema importanza tornare a riflettere non solo sulle questione meramente didattiche, ma sul significato stesso dell'insegnamento della filosofia e, dunque, della sua presenza all'interno dei curricoli scolastici. L'invito, espresso dal prof. Tatasciore, che rafforza le considerazioni dell'ispettrice Sgherri a questo proposito, viene unanimamente condiviso;

è opportuno altresì che la C.D. avvii una riflessione volta a delineare il profilo professionale del docente di filosofia oggi;

sarebbe, dunque, utile attivare presso le sezioni provinciali della SFI una Commissione didattica impegnata su questi temi.

Questa ultima considerazione rimanda al punto 2 e al punto 3.

In ordine al punto 2, il prof. Manara riferisce intorno al congresso ACIREPH di Parigi al quale ha presenziato e dal quale ha tratto l'idea di una viva attenzione dei francesi sia alle questioni legate all'insegnamento della filosofia, sia a forme di collaborazione coordinata con l'Italia volte alla promozione e coordinamento della ricerca sui temi più rilevanti della didattica della filosofia. Anche in Francia, infatti, si vive un clima di transizione non del tutto semplice da gestire: la triennalizzazione dell'insegnamento della filosofia, per esempio, non riscuote il consenso dei docenti, che dalla necessaria riduzione del monte ore annuo loro affidato temono che derivi un depotenziamento della filosofia nella percezione sociale.

Per favorire lo scambio tra i paesi europei interessati all'insegnamento della filosofia, emerge, dopo ampia discussione, la proposta di dar vita ad un progetto europeo: si pensa a questo proposito alla possibilità di dar vita ad un "Comenius", che realizzi momenti di formazione e di didattica comuni tra docenti dei paesi partners e che consenta l'utilizzo dei fondi europei.

Al Prof. Manara viene dato mandato di studiare gli elementi di fattibilità del progetto.

Per quanto attiene al punto 3., viene ripresa l'ipotesi del monitoraggio delle Scuole di Specializzazione per l'insegnamento della filosofia. Vengono ribaditi gli attuali punti di debolezza delle SSIS, riscontrabili soprattutto nella scarsa consuetudine delle Università, volte principalmente alla ricerca, ad occuparsi di didattica, e nella organizzazione approssimativa delle esperienze di tirocinio. A fronte di tali considerazioni, si concorda sull'ipotesi che il monitoraggio dell'esistente sia sostenuto da proposte operative forti, volte al miglioramento dell'esperienza attualmente in corso, dunque alla promozione di una maggior vicinanza tra universitari e docenti di secondaria e di una comune riflessione sull'identità del docente di filosofia di scuola secondaria, la cui formazione è appunto affidata alle SSIS . A questo proposito, si concorda sull'ipotesi di dar vita ad un seminario di riflessione e di studio su tali questioni, al quale partecipino universitari e docenti della scuola secondaria.

Emerge la proposta di un'altra iniziativa, volta alla individuazione e socializzazione dei problemi collegati all'insegnamento della filosofia, quella di coinvolgere nella riflessione la case editrici, con lo scopo di guidarne le scelte. L'operazione non si presenta del tutto esente da rischi, essendo mossa l'editoria, come sottolinea la professoressa Bianchi, da logiche economiche più che da intenzionalità educativa, ma proprio per questo risulta utile che la C.D. si impegni anche su questo fronte.

Il problema dei materiali per la didattica, sposta la discussione al 4. punto, a proposito del quale viene ribadita la necessità di migliorare la qualità del Bollettino. Viene riproposta la via di numeri tematici, già avanzata in passato, ma non ancora percorsa. A questo proposito, il prof. Spinelli chiede ai colleghi di supportarlo nell'individuazione di soci che possano collaborare con lui alla redazione del Bollettino. Per quanto attiene alla rivista telematica Comunicazione filosofica, la prof.ssa Bianchi riconferma il suo impegno, accanto a quello del prof. De Pasquale, tuttavia, affinché la rivista risulti adeguata ai compiti che si è data, c'è necessità di ulteriori nuove forze.

Viene, infine, proposta ed unanimamente accettata la conferma del professor Mario De Pasquale (del quale occorre accertare la disponibilità) a coordinatore della Commissione Didattica della SFI

Dall'insieme delle osservazioni e proposte avanzate emergono per la Commissione didattica i seguenti impegni futuri:

riflessione, studio, ricerca relativi all'individuazione del significato dell'insegnamento/apprendimento della filosofia e, conseguentemente, dell'identità professionale del docente di filosofia;

progettazione di un seminario dedicato alle attività delle SISS;

costruzione di un progetto Comenius (Italia, Francia, Spagna, Portogallo);

riorganizzazione delle pubblicazioni periodiche della SFI: Bollettino e Comunicazione filosofica;

incontro con le Case Editrici;

confronto sistematico con quanto viene prodotto dalle Commissioni didattiche attivate presso le sezioni provinciali SFI.

A conclusione di seduta, il Prof. Malusa rimanda al prossimo incontro della Commissione Didattica il concreto governo e la realizzazione delle ipotesi operative emerse nella seduta odierna.

I lavori si sono conclusi alle ore 18.00


La Commissione Didattica della SFI, nell'incontro del 5 novembre 2001 ha concordato di orientare la propria attività nelle seguenti direzioni:

la formazione dei docenti di filosofia;

l'insegnamento/apprendimento della filosofia nella scuola dell'autonomia;

la dimensione europea dell' insegnamento della filosofia;

la divulgazione degli esiti della ricerca.

A tale fine ha concordato il seguente programma di lavoro:

riflessione, studio, ricerca relativi all'individuazione del significato dell'insegnamento/apprendimento della filosofia e, conseguentemente, dell'identità professionale del docente di filosofia;

progettazione di un seminario dedicato alle attività delle SISS e confronto critico sulle loro prospettive future;

costruzione di un progetto Europeo che coinvolga Italia, Francia, Spagna, Portogallo, finalizzato alla formazione dei docenti dei paesi partners;

riorganizzazione delle pubblicazioni periodiche della SFI: Bollettino e Comunicazione filosofica;

incontro con le Case Editrici, allo scopo di orientarne le scelte;

confronto sistematico con quanto viene prodotto dalle Commissioni didattiche attivate presso le sezioni provinciali SFI.