Quarta fase

L’obiettivo è quello di presentare il paradigma ermeneutico platonico attraverso la figura di Socrate, il posto del mythos nella gnoseologia e il ruolo del mythos nella “città ideale”.

4. 1. Evidenziare in riferimento a Simposio 203 E – 204 C come:

·        il mythos sia il linguaggio tradizionale che attesta il vero circa la figura del filosofo,  personificata storicamente da Socrate, e della sapienza

·        nel mythos si affermi l’origine della sapienza, ovvero gli dèi, e il senso della sapienza, ovvero la conoscenza del bene per la polis, 

·        per il mythos l’uomo (Socrate) possa essere solamente filo-sofo (amante della sapienza) ossia Il filosofo è al servizio del bene della polis

Evidenziare in riferimento a Fedone 60 C – 61 B:

·        la contrapposizione fra logos-prosa (la verità di ordine storico e logico della, p. es., storiografia) e mythos-poesia (la verità “metastorica” attinta alla tradizione religiosa e mitologica)

·        la volontà di Socrate che usa il mythos poetico e religioso come strumento espressivo, ma non vuole fare il poeta perché cerca l’intenzione (il logos) del poetare

4. 2. Evidenziare come secondo la gnoseologia platonica il mythos sia:

·        opinione (doxa), ovvero conoscenza probabile e verosimile, e non certa e valida come la noesisi

·        rivelatore di un contenuto determinante e irrinunciabile, impossibile al logos, circa l’uomo, il mondo e gli dèi

4. 3. Evidenziare come nella “città ideale”, come è descritta nella Repubblica e nelle Leggi, il mythos sia:

·        indispensabile per l’educazione degli uomini e soprattutto dei Custodi della Città perché tempra quest’ultimi di fronte alla morte e alla guerra

·        sottoposto al controllo e alla censura dei filosofi che devono strutturare una “buona mitologia”, eticamente adeguata ai fini della “città ideale”

Tempo previsto e modalità: due ore di lezione frontale e interattiva in classe.