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Comunicazione Filosofica n. 12 giugno 2003
Le nuove proposte emergenti nella scuola militante
· Com’è noto, da tempo, la SFI ha incoraggiato e sostenuto le iniziative volte al rinnovamento metodologico-didattico dell’insegnamento della filosofia nella scuola secondaria; spesso ne ha sollecitato la divulgazione anche attraverso sintetiche comunicazioni sul Bollettino che ha una sezione dedicata, appunto, ai problemi connessi alla didattica.
· Alcune linee di rinnovamento sono state assunte – e condivise – nell’ambito della collaborazione della SFI con il MIUR, prima in modo indiretto attraverso il contributo di autorevoli esponenti dell’associazione (vedi Commissione “Brocca”) poi in modo formale con il protocollo di intesa con il MIUR.
· Altre esperienze di innovazione sono state sul terreno concreto del confronto libero tra insegnanti sia all’interno delle sezioni, sia attraverso iniziative promosse dalle sezioni stesse.
· Questo panorama tuttavia non è rappresentato e documentato in modo completo e ciò è comprensibile se si tiene conto della riservatezza professionale propria dell’insegnante di filosofia, audace nell’azione con i propri allievi, ma timido nel rendere visibile il proprio operato.
· Un utile materiale di riferimento è rappresentato dai Quaderni editi dalla Direzione generale dell’Istruzione classica (MPI) conosciuto come “La città dei filosofi” che testimoniano il cammino di ricerca compiuto da un gruppo di insegnanti su proposte (temi, metodi e strumenti) concordate dalla SFI e MIUR.
· Altro materiale è rintracciabile sul sito della SFI (www.sfi.it), sulla rivista elettronica Comunicazione filosofica (che si legge sul sito www.sfi.it) e su quella denominata “Il giardino dei pensieri” (www.ilgiardinodeipensieri.com) . Naturalmente esistono altri siti di scuole, di Associazioni e di privati il materiale è vario.
· Di fronte a un problema così vasto e complesso come quello che riguarda l’individuazione delle linee di cambiamento provenienti dalla scuola è comunque doveroso consultare i diretti interessati. I nodi problematici a mio parere sono i seguenti:
1. impianto organizzativo e metodologico dell’insegnamento filosofico:
2. criteri di selezione dei contenuti;
3. modalità di integrazione fra lettura dei testi e quadri concettuali storicamente determinati;
4. spazi di facoltatività e/o di opzionalità;
5. uso dei manuali e/o di altri supporti didattici;
6. inserimento e uso delle tecnologie, loro funzione e loro impatto con la specificità del sapere filosofico;
7. Altre questioni sorte dall’esperienza concreta, possono essere individuate e poste all’attenzione di tutti in piena libertà.
Grazie della collaborazione
Anna Sgherri