cf_titolo.jpg (12289 byte) NUMERO 8

Febbraio 2001

ISSN 1128-9082

editoriale

di Mario De Pasquale

Sono tempi di grandi trasformazioni nel mondo della scuola. La riforma dei cicli è realtà; attendiamo i curricoli per la scuola superiore (in questo numero l’ultima redazione delle “Proposte per il nuovo curricolo di filosofia” elaborato dalla Società Filosofica Italiana). Le innovazioni saranno sostanziali rispetto al passato lontano e vicino. E’ in atto un faticoso processo di reidentificazione per le scuole e per i singoli docenti. Si tratta di ridefinire modi e criteri per fare scuola, di ridisegnare alcuni parametri dell’insegnamento. Aumentano gli spazi per la loro creatività e professionalità responsabile.

Il disagio dei docenti, impegnati in questo duplice processo di reidentificazione, è comprensibile, specie se si tengono presenti sia i costi umani dell’impegno di rinnovamento richiesto, sia lo scarso riconoscimento economico e il discutibile prestigio sociale di cui essi godono nel nostro paese.

Tuttavia non è il momento dei lamenti e delle resistenze, ma dell’esercizio della responsabilità e dell’impegno creativo per elaborare nuovi modi di insegnare o per innovare quelli esistenti, tenendo presente l’identità delle discipline che insegniamo, la realtà delle nostre scuole e i bisogni formativi dei nostri studenti.

In questa fase, in didattica della filosofia, siamo impegnati a indicare le piste lungo le quali muoverci nel prossimo futuro, a ridefinire confini e connotati dei problemi, a progettare soluzioni efficaci.

Nella rubrica “Ricerca teorica” i contributi di Manara, Cioffi, Ruffaldi, De Pasquale, anche se su temi differenti, si collocano in questa prospettiva di ricerca. Nella rubrica “Didattica empirica” i contributi di Bianchi e Pedrioni (“Moduli di filosofia a classi aperte”), di Sirello (“La nuova didattica del laboratorio filosofico e la rete”), di Bucciarelli “Identità e alterità. Esperienze del Novecento"), presentano alcune innovative, sensate, esperienze che la ricerca mette in campo.

In questa fase è importante che l’Università Italiana si mostri sensibile ai problemi dell’insegnamento della filosofia e impegnata ad offrire contributi nella ricerca e nella formazione. Rilevante quindi la nascita di un Centro Interuniversitario sull’insegnamento della filosofia (Si rinnova l’attenzione dell’università per l’insegnamento della filosofia?), in collaborazione tra l’Università di Bari e di Padova, che valorizzano risorse ed esperienze accumulate negli anni passati all’interno dei Corsi di Perfezionamento in didattica della filosofia, attivati presso i rispettivi Dipartimenti di Filosofia. Il Centro può costituire un’opportunità importante, specie se saprà collegarsi efficacemente al mondo della scuola e alle altre università.

Abbiamo in questo numero un documento sulla filosofia in America latina (OEI, La filosofia in America Latina). Vi è una ragione precisa. La Sfi sta incrementando la rete dei suoi rapporti internazionali con le società filosofiche, specie, in questi ultimi tempi, con paesi dell’America Latina. E’ un rapporto di scambio e di arricchimento che si profila molto fecondo e interessante.

Infine due novità. Una, quella di G.Casertano (Una volta fui arbusto e muto pesce del mare), e riguarda la narrazione in filosofia. Si tratta di un’esperienza molto interessante, cui desidereremmo ne seguissero altre; invitiamo per questo i lettori a cimentarsi su questa strada.

L’altra riguarda gli studenti. Eccezionalmente diamo spazio al lavoro che uno studente, D.Altamura, ha presentato all’esame di stato nell’a.s. 1999-2000 (L’incubo della civiltà e il sogno della natura –filosofia e cinema). Ci sembra che esprime l’impegno degli studenti a fare esperienze di filosofia attraverso una pluralità di linguaggi, che maggiormente sentono vicini.

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Sommario del numero 8 di Comunicazione Filosofica